dimanche 23 novembre 2014

Light Drops - Spazio Maurizio Colombo, Torino


Avete tempo fino a fine settimana per visitare la mostra "Light Drops" presso lo Spazio Maurizio Colombo, in via Sacchi 26/F, a Torino. A due passi dalla stazione di Porta Nuova. Ho avuto modo di partecipare all'inaugurazione dell'esposizione e parlare con tutti gli artisti presenti.
Shinya Sakurai è l'artista che conosco meglio e troverete in questo blog un testo a lui dedicato. Il suo lavoro unisce tradizione e contemporaneità in una sintesi davvero interessante, sia per la resa pittorica dai cromatismi pop sia per le implicazioni culturali o trans-culturali che si aprono nel confronto fra Europa e Giappone.
Ho parlato poi con Gianpaolo Truffa ("parlato" sì perché è bene parlar con gli artisti quando possibile). Truffa dipinge figure che si presentano come metamorfosi di nuvole, colori chiari, scenografia aerea. Mi ha ricordato certe atmosfere del secondo futurismo dove il dinamismo e la metafisica si incontrano. Una cifra, quella di Truffa, che lascia all'osservatore una sensazione di autenticità del sentire.  
Theo Gallino è uno dei protagonisti della Fiber Art che nel chierese ha trovato dimora. Ho scoperto che dalle telerie di Poirino (che furono care ai miei nonni) l'artista trae i suoi materiali. Il suo lavoro crea un gioco di trasparenze in cui la tela riproduce contemporaneamente i segni del pluriball (elemento a lui caro tanto che viene definito "il maestro del pluriball") e il motivo verde del tessuto mimetico. L'opera di Gallino non mi è parsa di facile ricezione.
Infine Vittorio Valente del quale avevo già visto la sedia riportata nel biglietto d'invito qui pubblicato. Il lavoro di Valente e quello di Sakurai possono essere messi in relazione. Grande lavoro seriale e materiali sintetici che li avvicinano a certa ricerca degli anni '60 (Sakurai usa una colla vinilica mista a colore, Valente silicone). Il lavoro di Valente, molteplice e organico, mi si svela grazie alle parole dell'artista che è un biologo e che quindi attraverso l'insieme delle particelle vede il mondo.

Max Ponte
Articolo pubblicato anche su "La Poesia e lo Spirito"

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