Un video dal noto film con Alberto Sordi dove due popolani decostruiscono l'arte contemporanea, in realtà una pellicola non solo divertente ma significativa nell'individuare significati e limiti dell'arte contemporanea. Una parodia di un mondo che ancor oggi si prende troppo sul serio e che non bisogna smettere di decostruire e smascherare. Ché se ai tempi del film, nel 1978, il linguaggio dell'arte contemporanea (dove si vedono esempi di arte concettuale e land art) poteva essere ancora una novità, ora il "contemporaneo", come genere istituzionalizzato, è la copia di se stesso, una stanchissima tradizione che continua.
Max Ponte
Max Ponte
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